Linguetta #72 / Le narrazioni che costruiamo ci guidano nelle nostre azioni, ecco perché scegliere ogni parola in modo accurato aiuta a modificare gli scenari.
A proposito di AI, ad esempio proprio ChatGPT: secondo te arriverà ad avere un “suo” immaginario interno, basandosi sui nostri input? Io la sto esplorando in questo periodo ed è impressionante le velocità con la quale risponde, articola, impara dai suoi sbagli.
È controllata dall’esterno per quando riguarda i topic da trattare e quelli da evitare, ma sarei curioso di capire se alla fine anche lei (lui?) si farà una sua idea del mondo, di noi, o addirittura di sé stessa, anche sulla base delle parole che usiamo quando ci interfacciammo con lei/lui.
Credo che l'IA non sarà mai davvero consapevole del mondo, pur essendo il riflesso di quello che noi le diamo in pasto. Sarà questo l'aspetto da tenere in considerazione, anche perché chi ha messo a disposizione finora gratuitamente la tecnologia, prima o poi vorrà monetizzare: e allora la questione si farà più sensibile e più incisiva nel dare una forma all'immaginario.
Io comunque per ora mi limito a osservare. Sull'uso delle IA generative e l'impatto creativo delle tecnologie ha scritto un bel pensiero Nicco Di Vito nell'intro alla puntata 52 della sua newsletter "Video belli e dove trovarli".
Non si farà una idea di nulla perché non è una intelligenza, non nel mondo in cui la consideriamo noi.
Le attuali IA, tutte, non hanno nulla di intelligente, sono dei modelli previsionali, in pratica sono degli enormi motori statistici, eccezionali nel prevedere la parola successiva ma totalmente privi di qualsiasi livello di comprensione dell'argomento trattato.
❤️
A proposito di AI, ad esempio proprio ChatGPT: secondo te arriverà ad avere un “suo” immaginario interno, basandosi sui nostri input? Io la sto esplorando in questo periodo ed è impressionante le velocità con la quale risponde, articola, impara dai suoi sbagli.
È controllata dall’esterno per quando riguarda i topic da trattare e quelli da evitare, ma sarei curioso di capire se alla fine anche lei (lui?) si farà una sua idea del mondo, di noi, o addirittura di sé stessa, anche sulla base delle parole che usiamo quando ci interfacciammo con lei/lui.
Credo che l'IA non sarà mai davvero consapevole del mondo, pur essendo il riflesso di quello che noi le diamo in pasto. Sarà questo l'aspetto da tenere in considerazione, anche perché chi ha messo a disposizione finora gratuitamente la tecnologia, prima o poi vorrà monetizzare: e allora la questione si farà più sensibile e più incisiva nel dare una forma all'immaginario.
Io comunque per ora mi limito a osservare. Sull'uso delle IA generative e l'impatto creativo delle tecnologie ha scritto un bel pensiero Nicco Di Vito nell'intro alla puntata 52 della sua newsletter "Video belli e dove trovarli".
Da informatico non posso che rispondere no.
Non si farà una idea di nulla perché non è una intelligenza, non nel mondo in cui la consideriamo noi.
Le attuali IA, tutte, non hanno nulla di intelligente, sono dei modelli previsionali, in pratica sono degli enormi motori statistici, eccezionali nel prevedere la parola successiva ma totalmente privi di qualsiasi livello di comprensione dell'argomento trattato.