Linguetta #121 / Perdere una persona ci fa mancare le parole, e l'unica che possiamo usare per continuare a farla esistere è quella che ci portiamo addosso tuttə: il nome.
Com'è confortante questa prospettiva. In questo periodo mi trovo spesso a pensare alla morte e a come ne affronterò una in particolare, che si va profilando sempre più vicina. Un'ombra costante, sempre lì, che io la guardi in faccia o no.
Mi domando come la affronterò perché mi illudo (invano) di arrivarci più "preparata", se mai lo si possa essere davanti a una cosa tanto radicale che strappa via un pezzo di te. L'idea che invece qualcosa si aggiunge è commovente.
Che bellissima puntata. Grazie di avermi citata, ma soprattutto di aver parlato di morte e di nomi. Sai, pensavo in questi giorni a quante volte al giorno nomino Federico: tantissime. È sempre, sempre nei miei pensieri, e nelle mie parole. Ogni tanto mi chiedo se chi mi sta intorno trovi strano o inquietante o preoccupante il fatto che lui sia (ancora) così tanto nella mia vita. In realtà però non mi interessa, perché lui c'è e credo ci sarà per tantissimo tempo ancora. Ed è bello nominarlo, è giusto.
Com'è confortante questa prospettiva. In questo periodo mi trovo spesso a pensare alla morte e a come ne affronterò una in particolare, che si va profilando sempre più vicina. Un'ombra costante, sempre lì, che io la guardi in faccia o no.
Mi domando come la affronterò perché mi illudo (invano) di arrivarci più "preparata", se mai lo si possa essere davanti a una cosa tanto radicale che strappa via un pezzo di te. L'idea che invece qualcosa si aggiunge è commovente.
Molti abbracci per questa puntata, moltissimi
Ho amato molto questa puntata. Mi sembra importante parlare di morte, per provare a "normalizzarla" il più possibile. Grazie.
Questa puntata è speciale e ha risvegliato dei ricordi di cui ho preso nota mentre ti leggevo. Insomma, connessioni.
Il territorio del memoir, che io associo molto alla ricostruzione, è quello dove sento di muovermi meglio. Grazie per i tuoi racconti.
Che bellissima puntata. Grazie di avermi citata, ma soprattutto di aver parlato di morte e di nomi. Sai, pensavo in questi giorni a quante volte al giorno nomino Federico: tantissime. È sempre, sempre nei miei pensieri, e nelle mie parole. Ogni tanto mi chiedo se chi mi sta intorno trovi strano o inquietante o preoccupante il fatto che lui sia (ancora) così tanto nella mia vita. In realtà però non mi interessa, perché lui c'è e credo ci sarà per tantissimo tempo ancora. Ed è bello nominarlo, è giusto.
Un abbraccio forte a te.