Ribelle
Scatoline #18 / Essere ribelli significa riuscire a sentire che cosa desideriamo per trovare il nostro posto nel mondo, come raccontano Luca Starita e Gianni Puri.
Ehilà, eccomi con una nuova puntata delle Scatoline x Linguetta!
A un certo punto del film d’animazione Ribelle, la principessa Merida pronuncia questa frase:
Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo!
Il destino racconta di qualcosa di fissato, di definito, che sta. Eppure Merida ci dice che quello stare non dipende dalle altre persone, ma è un punto fermo che ci portiamo dentro.
Quello che lei vuole, è essere una guerriera, non una ragazza che se ne sta nel castello in attesa di essere promessa (destinata) a sposare qualcuno.
Ribelle è chi resiste.
Lo si può fare con le parole, e con le azioni. Riesce a dirlo benissimo
con le parole a tutta pagina della Scatolina.Trovare il posto
La ribellione è anche quella del cavalluccio marino maschio, cioè di un essere che ha scardinato il principio della maggioranza come normalità: è lui che accoglie le uova dalla femmina e le porta nel ventre, prima di espellerle dopo quattro settimane con delle contrazioni.
La specie del cavalluccio marino vive appartata, attaccandosi alle alghe con la coda, e si muove lentamente, seguendo un proprio ritmo.
Ribellarsi significa riuscire ad ascoltarsi.
E sono sempre le parole che agiscono all’interno dei nostri corpi a farci trovare il nostro posto nel mondo.
Non significa per forza rivoluzionare tutto, creando conflitti, più spesso è una forma di ribellione gentile quella che ci serve per scoprire chi siamo e che cosa desideriamo.
E praticando un bel gioco di parole, possiamo dire che quando ci ribelliamo diventiamo due volte più bellə.
Espandere il ribelle
La ribellione è un nucleo di senso che contiene i NO e contiene i SÌ, cioè la capacità di scegliere che cosa ci fa stare bene insieme alle altre persone.
Essere ribelli vuol dire avere il coraggio di migliorare le cose.
Proviamo a vedere come la ribellione può espandersi in una rivoluzione con i tre consigli di lettura, visione, ascolto di Luca Starita e Gianni Puri.
Luca Starita1
Una donna di Sibilla Aleramo. Romanzo del 1906, scritto tra il 1901 e il 1904, che racconta la storia di una donna che si impone su un sistema patriarcale che le promette, bambina, di poter essere ciò che vuole, e che poi la confina nei due unici ruoli possibili di moglie e madre.
Buffy l’ammazzavampiri: ci sono tanti personaggi ribelli in questa serie, a partire dalla protagonista che si oppone a uno schema preimpostato di aspettative e ruoli a cui aderire senza possibilità di intervento, riuscendo a tracciare una linea personale su un destino che sembra già scritto. Si vede su Disney+ e Prime Video.
Rebel Rebel di David Bowie. “Ribelle ribelle, hai il vestito strappato / Ribelle ribelle, la tua faccia è un casino / Ribelle ribelle, ma che ne sanno gli altri? / Spirito audace, ti amo così tanto! / A voi no?”.
Gianni Puri2
Il cigno di Roald Dahl, che si trova nella raccolta Un gioco da ragazzi e altre storie. Un racconto meraviglioso in cui la violenza si trasforma incredibilmente in poesia attraverso il suo stesso compimento. Una manifestazione di ribellione insolita e straordinaria. [per chi vuole, su Netflix si trova anche l’omonimo cortometraggio ispirato al racconto di Dahl, e diretto da Wes Anderson].
The End of the F***ing World, serie tv creata da Jonathan Entwistle. Due adolescenti e il loro viaggio ribelle attraverso la vita, il desiderio di fuga, di indipendenza, di trovare il proprio posto nel mondo e in mezzo agli altri, l’amore, il dolore, la morte e tutto il resto. Bellissimo. Sta su Netflix.
Carry the doubt di Her’s. Una canzone meravigliosa che parla dell’autoaffermazione, del non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà della vita che tendono a spegnere la tua scintilla vitale, della ribellione non come atto di rottura ma come un continuo percorso di autodeterminazione per essere quello che siamo e godere delle bellezze della vita.
P.S.
I consigli musicali li trovate riuniti in una playlist su Spotify che si popola di due canzoni ogni due settimane: si chiama Scatoline x Linguetta, ma ci aggiungo pure i consigli di chi legge questa newsletter – scrivetemi pure nei commenti o via mail.
Mi sa che è tutto, noi ci vediamo alla prossima Scatolina!
Che uscirà venerdì 1° agosto, alla scoperta della parola SPAZIO, scritta da Edwige Pezzulli e illustrata da Luisa Torchio.
Luca Starita è autore per varie riviste letterarie e scrittore. Su Instagram lo trovate come @luca.starita. Ma pure su Substack con la newsletter La Quadratura.
Gianni Puri è illustratore, architetto e musicista. Su Instagram lo trovate come @giannipuri.