Nota
Scatoline #14 / Scriviamo e leggiamo note ogni giorno, perché la musica è sempre insieme a noi nei momenti che contano. Ce lo raccontano Gianna Fratta e Lisa Sacchi.

Ehilà, eccomi con una nuova puntata delle Scatoline x Linguetta!
Se ci pensiamo, c’è spesso una canzone che accompagna i nostri momenti più intensi, di qualsiasi gradazione essi siano. E che cosa, dentro un film o nell’episodio di una serie tv, ci fa emozionare se non un motivo musicale?
Una fila di note riesce a sospenderci, a fissarci nel tempo.
Succede come con le lettere, che insieme diventano parole, che insieme diventano frasi, che insieme diventano testi, che poi le persone leggono.
Ecco, c’è un’altra cosa comune ai segni dell’alfabeto e alle note musicali: entrambe sono rette dallo stesso verbo leggere.
Leggiamo storie che ci portano altrove, storie fatte di suoni che arrivano alle nostre orecchie, diventano impulsi dentro al nostro cervello, e poi memorie per farci vivere e rivivere esperienze.
Anche con le storie fatte di musica viaggiamo, attraversando paesi conosciuti o ancora da scoprire. E come ricorda benissimo Gianna Fratta con le parole a tutta pagina della Scatolina, la musica è una potente forma di connessione.
Annotarsi le cose
C’è un senso di qualcosa che persiste come il battito del cuore, nella musica. Qualcosa che rimane e ci accompagna, che si fa ricordare come inchiostro impresso sulla carta.
E forse non è un caso se la parola ‘nota’ può indicare sia la nota musicale che troviamo sul pentagramma sia una nota che ci possiamo prendere dentro un taccuino o sullo smartphone.
La musica è un appunto invisibile.
Ed è presente quasi sempre, nelle nostre vite, anche nei momenti in cui tutto sembra fare silenzio: come nella composizione 4’33’’ di John Cage, con l’orchestra immobile senza suonare una nota, eppure una musica che abita quei 273 secondi: la musica dei corpi suonanti e quella dei corpi in ascolto.
La musica è pervasiva, e ce lo ricorda anche il film La musica nel cuore - August Rush: il giovane August (Freddie Highmore), all’interno di Central Park, ha appena finito di dirigere il pezzo August’s rhapsody che ha composto e noi sentiamo la sua voce dire:
The music is all around us, all you have to do is listen.
La musica è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltare.

Espandere la nota
Una volta, parlandone con un’amica, ci siamo dettə che se potessimo scegliere un superpotere, forse sarebbe quello di sapere suonare ogni strumento con maestria. Insomma, conoscere l’alfabeto della musica sarebbe come parlare una lingua universale.
Eppure, anche se non la padroneggiamo come compositorə o musicistə, tuttə possiamo ascoltarla e capirla, e possiamo emozionarci mentre siamo in compagnia della musica. A ogni latitudine.
La musica non ha confini, è un universo di note in continua espansione.
Allora, espandiamo ancora di più la parola ‘nota’ con i tre consigli di lettura, visione, ascolto di Gianna Fratta e Lisa Sacchi.
Gianna Fratta1
Novecento, romanzo del 1994 scritto da Alessandro Baricco.
Una terna dentro la terna con La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, film del 1998 tratto dal libro di Baricco; Shine di Scott Hicks (1996); Prova d’orchestra di Federico Fellini (1974).
La sagra della primavera, balletto con musica composto da Igor' Fëdorovič Stravinskij tra il 1911 e il 1913.
Lisa Sacchi2
Moulin Rouge, romanzo pubblicato da Pierre La Mure nel 1950.
Glee, serie tv creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Ian Brennan. Si vede su Disney+ e RaiPlay.
Peter Pan Syndrome di Soko.
P.S.
I consigli musicali li trovate riuniti in una playlist su Spotify che si popola di due canzoni ogni due settimane: si chiama Scatoline x Linguetta, ma ci aggiungo pure i consigli di chi legge questa newsletter – scrivetemi pure nei commenti o via mail.
Mi sa che è tutto, noi ci vediamo alla prossima Scatolina!
Che uscirà venerdì 6 giugno, alla scoperta della parola ODIO, scritta da Federico Faloppa e illustrata da Michela Corbo.
Gianna Fratta è direttrice d’orchestra e pianista. Su Instagram la trovate come @giannafrattaofficial.
Lisa Sacchi è illustratrice. Su Instagram la trovate come @lisa.kiki.art.
Bellissima! Io da quando sono piccolo quando vedo una pagina bianca con scritto “note” sotto ci scrivo (anche dopo 40 anni) “do fa sol”.