7 Commenti
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Avatar di Antonio Di Bacco

Basta fare un giro per le strade con un passeggino o una bomba che cammina da poco per capire quante sono le barriere che non hai mai notato.

Vale lo stesso per l'uso della lingua e di certe parole che non vorresti far mai sentire a tua figlia.

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Avatar di Luca Gandini

Fratello di astigmatismo, batti cinque (se riusciamo a centrarci la mano). Ti racconto un episodio di mia figlia (quasi sei anni) sul tema. C'è stato un periodo in cui era ossessionata dalle persone sulla sedia a rotelle: voleva giocare con le Barbie in una condizione tale per cui finiva per andare sulla sedia a rotelle. Non avendo il background dell'adulto che associa alla sedia rotelle una disabilità, spesso definitiva e fortemente impattante, lei lo vedeva come una parantesi divertente che avrebbe voluto provare. E' stato difficile spiegare la realtà dei fatti, senza inserire pregiudizi, preconcetti o paure che possa succedere qualcosa che ti conduca in quella condizione irreversibile. E, in parallelo, provare a mettere in evidenza un'altra faccia della medaglia: la dignità con cui molte persone affrontano la disabilità, girandola in un punto di forza e non di debolezza. Finito tutto questo lavoro di cesello, abbiamo incontrato una persona ipovedente con il bastone. Confesso di aver sudato freddo, e me ne vergogno. Comunque sono ripartito nel tentare di spiegare. E ripartirò sempre, finché avrò segnali che mia figlia sia diventata neutrale rispetto alle diversità.

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Avatar di Andrea M. Alesci

🖐️, yo! Grazie per avere condiviso questo episodio con tua figlia, ogni volta a confrontarsi coi più piccoli si riesce a capire meglio le cose proprio perché si devono trovare le parole per parlare delle cose.

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Avatar di Sudestada

Io sono miope dalla seconda superiore e non riesco a guidare senza occhiali, per esempio. Sono d'accordo con la citazione di Fabrizio Acanfora, dovremmo essere più sensibili quando usiamo le parole, perché le parole contano eccome! Pensa a quando si usava la parola "handicappato" per definire una persona con disabilità, mi fa venire i brividi! Per fortuna le cose stanno lentamente cambiando, o così sembra almeno nel linguaggio ufficiale e burocratico.

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Avatar di Andrea M. Alesci

Sì, per fortuna le sensibilità si affinano. C'è ancora tanto da fare, e sono convinto che serve soprattutto parlarne con le persone che ancora usano certe espressioni, magari semplicemente perché non si sono mai fermate a pensare al carico di pregiudizi che quelle espressioni si portano dietro.

Mi sa che è proprio nella lingua di tutti i giorni che c'è ancora molto da fare, anche perché è quella che poi si riversa senza freni nei social media.

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Avatar di Letizia Sechi

Un numero che rileggerò più volte, Andrea, grazie! E nel frattempo, saperti con Marianna Balducci in quella libreria di Rimini mi riempie di gioia :)

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Avatar di Andrea M. Alesci

Grazie Letizia! Non vedo l'ora di andare a Rimini in quel posto magico.

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