Linguetta #158 / Dietro alle cose fisiche, alle persone e alle parole c'è una parte di sostegno, salvataggio e invisibile lavoro che dà chiarezza e valore a quel che facciamo.
Hai colto alla perfezione, Antonio. Anzi, quando scrivo una puntata di Linguetta mi piace immaginare che si espanda con altre cose e prospettive di chi la legge. Grazie!
Ciao Andrea, grazie, mi aiuti a fare pace con la parola backup, che vivo spesso come un allarme e non come un sostegno. In fondo, se l'italiano l'ha adottata, un motivo ci sarà ;-)
Grazie Federica. Sì, è un sostegno a cui affidarsi più spesso (almeno vale per me), visto che di alcuni appunti (scritti e audio) presi sul telefono non avevo fatto backup e mi sa che sono perduti per sempre. E un pezzettino di me con loro. Quindi è entrambe le cose: sostegno e allarme 😄.
*lingua inglese mi ricorda spesso l’assemblaggio coi pezzi Lego: prendi due mattoncini, ne stacchi uno, lo attacchi a un altro e hai ottenuto una nuova combinazione.* Esatto. Grazie!
Sulla varietà e ricchezza lessicale dell'inglese mi pare si esprimesse anche Borges (ma potrei sbagliare, non sono sicuro) dicendo che quasi ogni parola si può dire fondamentalmente in più modi, data la sua ascendenza tanto dalle lingue romanze ma soprattutto germaniche. Ed è come dici tu, dentro questa ricchezza ci sono fondamentalmente universi infiniti con cui giocare.
P.S. non vedo l'ora di scoprire questo nuovo progetto :)
Bella questa osservazione combinatoria, grazie Davide! E proprio in questo periodo sto leggendo un libro che s'intitola "Il gioco del linguaggio", che credo sarebbe piaciuto a Borges 😀.
Ciao Andrea, grazie sempre per le luci che fai accendere nella mente grazie a queste riflessioni linguistiche. È come aprire una mappa mentale attraverso l’unione di tanti puntini che spesso non avrei mai pensato di collegare prima. La metafora dei funghi non posso che dire che sia perfetta, ma sono di parte 🍄☺️.
Grazie Camilla, sono proprio contento di fare da luminoso connettore 😄. Gli dobbiamo tutto ai funghi, anche l'essere da modello con la rete sotterranea che costruiscono e che tanto rispecchia la trama del linguaggio umano.
Un po' come the dark side di quella Luna senza la quale anche la Terra sarebbe orfana.
Hai colto alla perfezione, Antonio. Anzi, quando scrivo una puntata di Linguetta mi piace immaginare che si espanda con altre cose e prospettive di chi la legge. Grazie!
...oppure back stage ... anche questa composizione mi piace molto, e quanto, quanto lavoro c'è sempre dietro le quinte - lavoro materiale, psicologo
molto bello, grazie
Giusto, c'è anche back stage, che forse rende ancora di più l'idea di preparazione delle cose. Grazie Cristina.
la lettura amplia la scrittura :-)
Ciao Andrea, grazie, mi aiuti a fare pace con la parola backup, che vivo spesso come un allarme e non come un sostegno. In fondo, se l'italiano l'ha adottata, un motivo ci sarà ;-)
Grazie Federica. Sì, è un sostegno a cui affidarsi più spesso (almeno vale per me), visto che di alcuni appunti (scritti e audio) presi sul telefono non avevo fatto backup e mi sa che sono perduti per sempre. E un pezzettino di me con loro. Quindi è entrambe le cose: sostegno e allarme 😄.
*lingua inglese mi ricorda spesso l’assemblaggio coi pezzi Lego: prendi due mattoncini, ne stacchi uno, lo attacchi a un altro e hai ottenuto una nuova combinazione.* Esatto. Grazie!
Grazie a te Caroline per avere sottolineato questo pezzo.
Sulla varietà e ricchezza lessicale dell'inglese mi pare si esprimesse anche Borges (ma potrei sbagliare, non sono sicuro) dicendo che quasi ogni parola si può dire fondamentalmente in più modi, data la sua ascendenza tanto dalle lingue romanze ma soprattutto germaniche. Ed è come dici tu, dentro questa ricchezza ci sono fondamentalmente universi infiniti con cui giocare.
P.S. non vedo l'ora di scoprire questo nuovo progetto :)
Bella questa osservazione combinatoria, grazie Davide! E proprio in questo periodo sto leggendo un libro che s'intitola "Il gioco del linguaggio", che credo sarebbe piaciuto a Borges 😀.
Ciao Andrea, grazie sempre per le luci che fai accendere nella mente grazie a queste riflessioni linguistiche. È come aprire una mappa mentale attraverso l’unione di tanti puntini che spesso non avrei mai pensato di collegare prima. La metafora dei funghi non posso che dire che sia perfetta, ma sono di parte 🍄☺️.
Grazie Camilla, sono proprio contento di fare da luminoso connettore 😄. Gli dobbiamo tutto ai funghi, anche l'essere da modello con la rete sotterranea che costruiscono e che tanto rispecchia la trama del linguaggio umano.