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Avatar di Serena Blasi

Mentre ti leggevo la mente è volata alle sale d’attesa dei reparti d’ostetricia o ai pronto soccorso ginecologici, spazi che negli anni passati ho frequentato abbastanza per due gravidanze (fortunatamente felici). Anche in queste sale è semplice trovare tutti gli errori comunicativi di cui parli tu, con l’aggravante che spesso ci sono cartelli molto aggressivi dedicati, per esempio, all’allattamento. Ovviamente non tutte le persone che gravitano intorno a queste zone stanno allattando, o desiderano farlo, o hanno avuto bambinə, a volte sono persone in lutto o che necessitano di cure con la mente ad un reparto di terapia intensiva neonatale, o ancora persone che attendono per un IVG. Ecco, ci vorrebbe cuore. Hai detto bene tu.

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Avatar di Sara Mostaccio

Leggendo il commento di Serena subito dopo la newsletter ho pensato al reparto di oncologia che frequento da qualche mese. Noto con sollievo che invece lì la comunicazione è ridotta all'essenziale, senza volantini obsoleti, ed è chiara, pulita, non distaccata e gentile. Ogni tanto notare qualcosa che funziona e va nella giusta direzione è bello ma mi accorgo di averlo notato adesso per contrasto

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