Linguetta #169 / Siamo corpi in esposizione costante, e come le parole abbiamo diversi profili. Riuscire a resistere nelle difficoltà è un grande esercizio di osservazione.
"The Substance" per me è stato un'esperienza intensa: ho dovuto distogliere lo sguardo più volte perché non riuscivo a tollerare il disgusto. La scena in cui Dennis Quaid mangia i gamberi al ristorante? Brividi anche solo a ripensarci.
Sempre a proposito di corpi che resistono, hai visto il corto (sempre di Coralie Fargeat) "Reality+"? A me è piaciuto!
Grazie Sara! Su "The Substance" ho trovato anch'io disturbante quell'inquadratura ravvicinata della bocca di Dennis Quaid, che mi ha riportato alla mente la sequenza di "Giù la testa" sulla carovana, quando Sergio Leone inquadra da vicinissimo le bocche dei ricchi mentre divorano il cibo e mentre poi sparlano di Juan Miranda come uno straccione.
Raccolgo subito il consiglio di "Reality +" e oggi lo recupero su Mubi.
P.S.
Tra l'altro con un gruppetto di amiche e amici che hanno visto "The Substance" abbiamo deciso di fare un mini-gruppo di lettura per raccontarci com'è andata, proprio perché è stata una visione intensa 😃.
Bello, visto ieri. Diciamo che dieci anni fa Fargeat aveva già piantato il germe per fare crescere "The Substance". Sono due film che ho subito messo nei miei appunti per una cosa che da un po' vorrei sviluppare, partendo dal mio lontano lavoro di tesi sulla metamorfosi nei film di fantascienza, che vorrei riprendere per dargli una nuova forma.
Lo sguardo più difficile da sostenere è il nostro, quanto è vero. Sai cosa ho pescato subito dal mio immaginario? La storia infinita :) la prova più difficile che deve affrontare Atreyu, quella dello specchio magico.
Grazie Leonardo! In effetti mi ero appuntato questi termini tempo fa, dopo averne letto in un libro di Stefano Mancuso; anch'io avevo ascoltato il podcast "Di sana pianta" e mi era piaciuto parecchio, ma nel flusso di cose che entrano nelle mie orecchie me n'ero dimenticato. Grazie per averlo aggiunto qui in coda 🎋.
Quante cose importanti in una sola puntata!
"The Substance" per me è stato un'esperienza intensa: ho dovuto distogliere lo sguardo più volte perché non riuscivo a tollerare il disgusto. La scena in cui Dennis Quaid mangia i gamberi al ristorante? Brividi anche solo a ripensarci.
Sempre a proposito di corpi che resistono, hai visto il corto (sempre di Coralie Fargeat) "Reality+"? A me è piaciuto!
Si trova su MUBI: https://mubi.com/it/it/films/reality-2014-coralie-fargeat.
Grazie Sara! Su "The Substance" ho trovato anch'io disturbante quell'inquadratura ravvicinata della bocca di Dennis Quaid, che mi ha riportato alla mente la sequenza di "Giù la testa" sulla carovana, quando Sergio Leone inquadra da vicinissimo le bocche dei ricchi mentre divorano il cibo e mentre poi sparlano di Juan Miranda come uno straccione.
Raccolgo subito il consiglio di "Reality +" e oggi lo recupero su Mubi.
P.S.
Tra l'altro con un gruppetto di amiche e amici che hanno visto "The Substance" abbiamo deciso di fare un mini-gruppo di lettura per raccontarci com'è andata, proprio perché è stata una visione intensa 😃.
Caspita, è vero! Mi accorgo solamente ora dell'analogia con la scena di Sergio Leone...
Il mini-gruppo di lettura è una bellissima idea! 😍
Poi fammi sapere se ti piace anche "Reality+" :)
Bello, visto ieri. Diciamo che dieci anni fa Fargeat aveva già piantato il germe per fare crescere "The Substance". Sono due film che ho subito messo nei miei appunti per una cosa che da un po' vorrei sviluppare, partendo dal mio lontano lavoro di tesi sulla metamorfosi nei film di fantascienza, che vorrei riprendere per dargli una nuova forma.
Dai?! Ma che bello!
A proposito di fantascienza e body horror, guardando "The Substance" a me è venuto subito in mente "Crimes of the Future" di Cronenberg...
Eh sì, è subito filo diretto con Cronenberg! Io ho visto "Crimes of the future" del 1970, mi manca quello che ha fatto nel 2022.
La vita è un' alternanza di luci e ombre.
Esponiamoci, dunque, alla luce: albeggiamo...
E poi danziamo all' ombra di un albero amico.
Stiamo sotto le sue fronde: cerchiamo riparo...
Lo sguardo più difficile da sostenere è il nostro, quanto è vero. Sai cosa ho pescato subito dal mio immaginario? La storia infinita :) la prova più difficile che deve affrontare Atreyu, quella dello specchio magico.
Ma che bel punto di contatto che hai trovato, Serena! Atreyu è uno dei miei personaggi del cuore.
Grande puntata! Sul Giappone e sui termini usati per chi è sopravvissuto alle bombe, consiglio questo episodio di un podcast che ho apprezzato tanto: https://open.spotify.com/episode/1cgoVPX4RkifZvSD7BqWv3?si=eoTdfO6cTteftwn4uCcCVQ
Grazie Leonardo! In effetti mi ero appuntato questi termini tempo fa, dopo averne letto in un libro di Stefano Mancuso; anch'io avevo ascoltato il podcast "Di sana pianta" e mi era piaciuto parecchio, ma nel flusso di cose che entrano nelle mie orecchie me n'ero dimenticato. Grazie per averlo aggiunto qui in coda 🎋.