Bollette amichevoli
Linguetta #9 - Ci sono moduli che non riceviamo volentieri come la bolletta di luce e gas, ma una buona progettazione può renderceli piacevoli da leggere.
Ehilà, eccomi con una nuova Linguetta!
Oggi facciamo un confronto tra moduli, e non stiamo parlando di sfide pallonare a colpi di catenacci, tridenti, schemi ad alberi di Natale e compagnia bella. No, parliamo di quei moduli che nessuno vorrebbe ricevere ma, avendo deciso di vivere in società, tocca a tutti averci a che fare.
Le temibili bollette di luce e gas
Proprio loro, nella fattispecie diamo un occhio a due tipi diversi di bollette della luce, ricollegandoci un po’ a quello che raccontavo nella Linguetta #8 a proposito del design:
Il modo in cui usiamo le parole e decidiamo di dare forma alle frasi è questione di design, cioè di un progetto che abbiamo ben chiaro in testa. Solo così sarà immediatamente comprensibile a chi ci leggerà.
Ho chiesto ad amici e famigliari di farmi vedere le bollette, che ormai arrivano - sia benedetto l’Internet - in formato digitale e non in copie di carta pronte a gonfiare i cassetti di un mobile in camera.
🥊 E ora, passiamo al confronto
Da una parte il veterano dell’energia elettrica, l’indiscusso campione mondiale di modulistica e bollette, che sale sui ring italiani dell’energia dal lontano 1962. Un tempo ente pubblico e ora divenuta multinazionale, signore e signori: Enel, meglio nota come Servizio Elettrico Nazionale.
All’altro angolo del ring la giovanissima sfidante di origine milanese, allenata però dalla vecchia conoscenza (sempre lombarda) A2A, in giro soltanto dal 2019 ma già in grado di mandare in visibilio le folle con la sua semplicità d’uso, ecco a voi: NeN, anche se all’anagrafe c’è scritto Yada Energia srl.
Va be’ dai, mi è scappato il siparietto pugilistico.
Comunque, il tutto è per andare a vedere le differenze tra i due servizi nel rendere più o meno consultabile la bolletta, che per sua natura è ostica (e difficile da digerire).
Enel vs NeN - round 1
Il vecchio gigante di luce e gas ha cambiato un po’ il suo stile negli ultimi anni, ma resta ancorato a un modello di comunicazione formale rispetto a quello informale di NeN, che già nel testo dell’email assomiglia a un’amica che ti mette il braccio sulla spalla e si dispiace di averti mandato quella bolletta che non avresti voluto vedere. Qui sotto i due screenshot a confronto:
Un dettaglio, ma come sappiamo: i dettagli alla fine fanno sempre la differenza.
In ogni caso, l’email di Enel è schematica, facilmente leggibile e gli diamo pure un punto a favore per l’uso di un colore azzeccatissimo: il blu, che ha lo stesso potere di conforto e sollievo dell’ottimo copy di NeN “Abbiamo una notizia noiosa da darti”.
Dai, diciamo che siano in parità.
Enel vs NeN - round 2
Il combattimento entra nel vivo quando clicchiamo sui rispettivi allegati per andare a leggere le bollette.
Nel caso di Enel siamo di fronte a una bolletta classica, schematica ma con troppi elementi in pagina, che rallentano la lettura. L’intenzione è quella di essere esaustivi, anche richiamando molti box laterali con spiegazioni di vario tipo, ma l’effetto che si crea è quello opposto: confusione.
C’è troppa roba lì dentro, fatta soprattutto di informazioni complementari che non riguardano direttamente le cifre della bolletta, la “ciccia” che ci interessa.
Ecco una comparazione visiva fra le prime pagine di entrambi i documenti, un po’ il biglietto da visita dei due servizi:
La prima cosa che spicca fa rima con sole, ed è COLORE COLORE COLORE!
Enel sceglie il bianco e nero, che mette un po’ tutto sullo stesso piano, pur differenziando i toni del grigio. Leggendola ci sentiamo già un po’ Fantozzi in coda in un vecchio ufficio postale.
NeN invece dà lustro al suo carattere giovanile con un giallo splendente. Usa le forme per accompagnare il racconto, ogni cosa è curata perché la lettura non ci dia solo informazioni ma risulti anche piacevole (e ai soldi che volano via dal nostro conto ci pensiamo con più leggerezza 😅).
Enel vs NeN - round 3
Come già visto nel round 2, Enel ci riempie di una scarica di informazioni che ci stordiscono; l’impressione è che voglia dirci tutto, rassicurarci che sa il fatto suo e non ci nasconde mai niente. Vedi pagina 2 dei documenti 👇👇
Eppure guardando la bolletta di NeN siamo rinfrancati, perché a governare lo spazio non sono fiumi di parole: è il vuoto.
È un po’ come nella poesia, spesso sono i vuoti a contare più delle cose dette.
Quel vuoto ci guida, ci dà la possibilità di concentrarci sulle informazioni e al contempo gli dà più valore.
Prendiamo come ulteriore esempio la quarta e ultima pagina per entrambe le bollette:
Contengono le informazioni di complemento, e ancora una volta NeN riesce a essere più efficace semplicemente organizzando meglio i contenuti: testi sintetici ed esaurienti, box che li rendono facilmente individuabili, spazio vuoto che fa respirare il lettore.
Enel vs NeN - round 4
Il grande dono del digitale è la possibilità di avvicinare le persone alle persone, o le persone alle aziende (che poi sono sempre fatte di persone). E allora la comunicazione fatta sui siti web diventa porta d’ingresso o sbarramento.
E con questo quarto round NeN mette ko Enel.
Lo spazio web del Servizio Elettrico Nazionale è ordinato, ben costruito e cerca di mettersi sul piano dell’informalità, sfoderando pure il classico assistente virtuale (ma dal sapore macchinico). Però, come già fatto con la bolletta, ci sono valanghe di informazioni e a finire ko siamo noi che lo visitiamo, il sito web.
Dall’altra parte NeN credo sia uno dei migliori esempi di usabilità, comfort, buon design che ci siano nell’Internet. Siamo letteralmente guidati dai testi, che non sono mai banali, danno il giusto peso a ogni parola e ci invogliano a saperne di più, ad andare in giro come se stessimo facendo una passeggiata in compagnia di qualcuno che conosciamo.
NeN si aggiudica il match!
Disclaimer → non ho ricevuto né ricevo nulla da NeN 😅, l’ho preso come modello perché ho avuto modo di conoscerla direttamente e mi pareva utile fare un salto nel mondo del privato per spiegare quanto il design delle parole possa fare la differenza nel momento in cui dobbiamo non solo fare arrivare un messaggio, ma fare anche provare piacere a chi lo legge.
Il piacere della leggibilità.
Anche se NeN è una realtà che offre un servizio per trarne un profitto, è uno dei migliori esempi di come la buona comunicazione giri sempre intorno alle persone.
Non importa se siamo consumatori o cittadini che godono di un servizio pubblico, alla fine siamo tutte persone: chi manda un messaggio e chi lo riceve.
Basta ricordarci di parlare come persone, e il gioco è fatto.
Così anche l’ostico modulo della bolletta possiamo digerirlo più facilmente.
📚 Inchiostri solari
Quello che è riuscito bene a NeN è esercitare la creatività, che viene sempre tirata in ballo per definire qualcuno che fa qualcosa di particolare, di sorprendente, di fuori dell’ordinario, ma che semplicemente è l’ingrediente principale della progettazione.
Creatività. Tutto ciò che prima non c’era ma realizzabile in modo essenziale e globale.
Così dice Bruno Munari in Fantasia, che mi sento di consigliare alla stragrande per ragionare intorno ai concetti di fantasia, invenzione, creatività, immaginazione.
E visto che siamo in ‘zona Munari’ e abbiamo parlato di bollette che splendono di giallo sole, perché non consigliare anche il suo meraviglioso Disegnare il sole: per far vedere un oggetto in infiniti modi. Che poi sono quelli che può trovare ogni progettista per andare incontro al suo pubblico.
NeN è solo un esempio fra i tanti, ma le soluzioni creative e utili alle persone stanno dappertutto. Basta riuscire a cambiare prospettiva.
Per oggi è tutto, ci leggiamo alla prossima Linguetta!