Atmosfera
Linguetta #173 / Essere a proprio agio in un posto oppure all'interno di un messaggio che leggiamo è il motivo per cui prolunghiamo il desiderio di tornare in quello spazio.
Ehilà, eccomi con una nuova Linguetta!
Un po’ di tempo fa ho avuto con un mio nipote (G) questa conversazione atmosferica:
G: Zio, che cosa sono gli agenti atmosferici?
A: Eh, tu cosa dici che sono?
G: Allora, secondo me c’entrano con l’atmosfera però pure con gli agenti. Ma cos’è un agente?
A: Be’, agente è chi agisce, chi fa un’azione; oppure un poliziotto o una poliziotta.
G: Quindi gli agenti sono qualcosa che fa l’atmosfera. Aspetta un attimo… sono dei poliziotti del cielo!
Ecco, agli agenti celesti non ci avevo mai pensato; in effetti pioggia, vento, neve sono un po’ dei controllori del traffico atmosferico, regolatori dell’energia trasmessa dal Sole alla superficie terrestre, agli oceani, all’atmosfera.
O più precisamente alla troposfera, cioè quell’involucro spesso fino a 15 chilometri che ci avvolge come una pellicola e ci consente di vivere sulla Terra1. Abitiamo l’atmosfera così come abitiamo la lingua: entrambe ci ancorano al nostro pianeta, ricordandoci che siamo gravi, cioè corpi; e allo stesso tempo ci ricordano che possiamo vagare nel perimetro dei loro confini, chilometrici e alfabetici.
La lingua è la nostra atmosfera vitale.
E per stare bene, dobbiamo sentirci a nostro agio nella lingua, riuscendo a capire le cose che leggiamo/ascoltiamo, cioè confrontandoci con testi o discorsi che ci danno la sensazione d’essere parte di una conversazione, utile e piacevole.
Good vibrations
Può capitare di entrare in un locale e percepire subito che quello è il posto giusto, che l’atmosfera è accogliente, e che questa cosa fa tutta la differenza del mondo – oltre al fatto che siano bravə a fare un certo tipo di cocktail.
Sentire le vibrazioni giuste all’interno di un ambiente riesce a innescare in noi una cosa preziosa: la voglia di ritornarci.
Vale per un bar, un ristorante o un qualsiasi altro spazio fisico che ci troviamo a frequentare provvisoriamente, così come vale per un testo ben composto, liberato dalle frizioni (simili a sedute scomode): cioè privo di ridondanze, burocratismi, lungaggini, strutture illeggibili, immagini non accessibili, sciatteria compositiva, dark pattern2.
Ricordo di averlo pensato scorrendo la lista dei migliori 50 bar al mondo del 2024, che le foto online restituiscono il senso di benessere che si può provare sedendosi a uno dei loro tavoli.
L’atmosfera è qualcosa di impalpabile, eppure ci conquista.
Sono le cose che percepiamo a farci funzionare, che siano un posto dove rilassarsi con altre persone oppure un qualsiasi tipo di messaggio fatto di parole.
Lucciole elettriche
A rendere il periodo di Natale così natalizio sono le luminarie che stanno appese un po’ ovunque in paesi e città. Ma c’è un fenomeno che ho iniziato a notare da un paio di anni e che in questi mesi si è intensificato (almeno a Brescia e dintorni, dove vivo): sempre più locali hanno deciso di lasciare accese anche negli altri mesi lampadine e lucette che arredano i loro spazi esterni.
È come se fossero inviti ad avvicinarsi e prendere posto, una strategia per espandere gli orizzonti temporali delle feste, per immergere le persone in un’atmosfera di permanente rilassatezza.
Il desiderio si espande per rimandare la fine.
Un po’ quello che accade nelle Mille e una notte, in cui chi narra esercita l’arte della procrastinazione. E allora il piacere non sta nel correre verso la conclusione, ma nel godere del racconto e delle sue aperture immaginative.
Dice Paolo Jedlowski in Storie comuni. La narrazione nella vita quotidiana:
In effetti, l’idea secondo cui raccontare ha a che fare con il desiderio è vera, ma la fine del racconto non coincide con la meta del desiderio medesimo.
Come ha scritto Giulio Ferroni, ogni testo ha un “orizzonte postumo” che si riconosce nel suo voler fissare qualcosa “per dopo”, “qualcosa che resta” per l’esperienza del pubblico e che “conserva” o “prolunga” l’esperienza del narratore.
Si tratta di mantenere l’atmosfera che si genera dentro un testo, letterario o no. Come luci che continuano a illuminare le notti, perché tutto sia amichevole, il più a lungo possibile.
🖊️ Inversi
Oggi pochi versi dal libro Haiku. Poesie per quattro stagioni, più una, scritto da Silvia Geroldi e illustrato da Serena Viola.
La luce è spenta.
I mondi immaginari
molto affollati.
📚 Risalire il cielo
Visto che ho nominato l’atmosfera che consente la vita sulla Terra, il consiglio è per un albo illustrato di divulgazione che si apre in verticale, dal basso verso l’alto. S’intitola Su nel blu, l’ha scritto l’entomologo Gianumberto Accinelli e l’ha illustrato Giulia Zaffaroni per portarci a fare un viaggio volante sfogliabile, che va dalla Terra fino allo spazio.
🎵 Una street song
C’è un pezzo di Sanremo 2025 che mi è rimasto dentro la testa per il suo ritornello in grado di creare subito quell’atmosfera distesa che vorresti sempre trovare nei posti in cui vai o nelle comunicazioni scritte che leggi. S’intitola La mia parola ed è una cosa che hanno fatto insieme Shablo, Guè, Joshua e Tormento.
Mi sa che è tutto, noi ci leggiamo alla prossima Linguetta!
Cerchiamo di creare sempre atmosfere piacevoli, in fondo basta usare il 💖, lo stesso cuore che sta qui sotto e che potete pigiare per dirmi se v’è piaciuta la puntata (come i pulsanti di commento e restack).
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Sono Andrea M. Alesci, scrivo per piccoli umani e tengo laboratori: l’ultimo mio libro è L’arcipelago delle isoleombra, illustrato da Marianna Balducci (Sabìr, 2024).
Seguo progetti di educazione alla lettura, leggo ad alta voce, faccio formazione su albi illustrati e comunicazione.
Se ci sono maestrə, insegnanti, bibliotecarə, libraə, adulti curiosi che vogliono fare una di queste cose insieme a me, trovate tutto sul mio profilo Linktree.
Sul blog dell’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) viene spiegato in modo chiaro che cos’è l’atmosfera terrestre.
I dark pattern sono modelli oscuri di progettazione digitale, che rendono complicato comprendere che azione fare, con il subdolo intento di carpire più dati. Sono stratagemmi che possono riguardare il contenuto o l’interfaccia, come spiega Agenda digitale.
Che immagini creative e poetiche ci suggeriscono i bambini 💙 Adoro i poliziotti del cielo!
ti voglio bene per i Chips 🥰