Ingressi
Linguetta #183 / Che sia un post social, un documento, un'opera letteraria, quello che conta è introdurre le persone nei modi più diversi, in maniera ragionata e intelligente.

Ehilà, eccomi con una nuova Linguetta!
Negli scorsi mesi ho portato in alcune classi di prima media un laboratorio di lettura intitolato Telefono senza fili, con cui arrivo e racconto otto libri di cui esistono anche film e serie tv.
Il senso è portare delle storie, lasciandole esplorare a ragazze e ragazzi per due mesi, in totale libertà: leggendone una, guardando film o serie tv da cui è tratta, oppure facendo entrambe le cose, prima di ritrovarci per raccontarcele in un gruppo di lettura che le moltiplicherà.
Avere insomma punti d’accesso diversi per quella storia.
Ed è quello che può fare anche la lingua, facilitando l’ingresso all’interno di un testo, perché quel passo sia un modo confortevole di avvicinarsi.
Nel caso della letteratura, significa andare incontro anche a chi fa più fatica a leggere un libro, a chi non ha quella confidenza necessaria a stare con pazienza dentro un testo scritto.
Le storie assumono forme diverse, e non ce n’è una che stia sopra alle altre: sono sempre espressione della personale visione di chi le ha immaginate – che si tratti di un libro, un film, una serie tv, un videogioco, un gioco.
Diventare leggenti
Leggere non è una capacità innata, è una cosa che dobbiamo sforzarci di fare, che ci deve essere insegnata.
Per questo, la lettura ci richiede un impegno cognitivo non da poco, soprattutto un allenamento costante, per noi umani che nasciamo esseri visuali.
Allora, anche un podcast può essere un punto d’accesso più agevole per una storia, che magari a leggerla con gli occhi faremmo fatica, mentre leggerla con le orecchie può aiutarci.
Ed è proprio in un podcast che ho sentito la bella riflessione della business writer
intorno ai punti d’ingresso facilitati; si tratta di Klara, un podcast sulla scrittura chiara e sulla scrittura facile! a cura del giornalista :Nella puntata Luisa Carrada dice:
Leggere richiede uno sforzo cognitivo maggiore. Leggere non si impara in modo naturale, ma serve un’istruzione formale ed esplicita.
Il podcast è un ottimo strumento, perché ascoltare è più facile che leggere. Devo semplificare la sintassi per forza. Il podcast toglie tutta la difficoltà cognitiva della lettura.
E lo stesso discorso vale per le informazioni, che possiamo ricevere ben strutturate anche in contesti al di fuori dai soliti (vecchi?) canali, cioè giornali e tv:
Si deve migliorare l’informazione lì dove ci sono le persone, ad esempio sui social. Bisogna fare le cose benissimo, come ad esempio fa il settimanale The Economist su TikTok, dove crea video eccellenti con una semplificazione ragionata e intelligente.
Bisogna guardare ai buoni esempi. Io stessa in Italia, se c’è un argomento nuovo su cui devo fare le basi, la prima cosa che penso è: fammi andare a vedere su Instagram cosa dice Will; oppure profili come quello del linguista Michele Cortelazzo, che sempre su Instagram spiega cose difficili in maniera eccellente.
Serve cercare di informare bene là dove stanno le persone.
I post social sono occasioni per attirare persone che difficilmente leggerebbero un articolo, ma che così possono accedere all’informazione, anche solo attraverso quel singolo punto d’accesso semplificato.
Si tratta di introdurre le persone agli argomenti, di rendere il sapere accessibile, senza pretendere che tuttə vogliano o debbano arrivare allo stesso grado di profondità.
L’inizio di una storia
Nella canzone Costruire di Niccolò Fabi ci sono questi versi:
Ah, si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora […]E tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere
è potere rinunciare alla perfezione
A volte basta un inizio per accendere la curiosità, che si tratti di un post sui social, di un messaggio scritto in modo chiaro, di un’opera letteraria.
Anche quando quello che dobbiamo affrontare è complesso, c’è sempre un modo di semplificare il processo di avvicinamento: lo si può fare costruendo un carosello su Instagram, un video short su YouTube, una struttura a blocchi in un documento, o suggerendo una forma letteraria (film, fumetto, videogioco) più vicina alla sensibilità di chi legge.
Abbiamo tanti strumenti di comunicazione, riuscire a usarli per avvicinare le persone è compito di chi li maneggia.
La lingua è una responsabilità che attiva le persone.
Indicare le vie di accesso, renderle percorribili e poi mostrare quello che sta oltre significa avviare verso l’inizio di una storia, cioè costruire insieme qualcosa che poi potrà prendere la forma che ciascunə vorrà dargli e fare propria.
P.S.
Dalla scorsa settimana un’altra persona si è unita alle 14 che già sostengono economicamente Linguetta, e io sto progettando da tempo un regalo speciale per ringraziarle tutte: ancora qualche mese e conto di farlo diventare concreto, tastabile di persona. Un grande grazie a ogni persona che legge Linguetta!
🖊️ Inversi
Oggi pochi versi dalla raccolta Pietre Ripetizioni Sbarre di Ghiannis Ritsos, con una poesia dalla sezione Pietre.
Epilogo
Vita —, una ferita nell’inesistenza.
27 luglio 1968
📚 Si va in scena!
L’ingresso è l’inizio di qualcosa, allora il consiglio è per uno degli albi illustrati che leggo con più piacere insieme a bambine e bambini: Il grande debutto di
e Eva Francescutto. Non posso dirvi nulla di più, perché c’è proprio da prenderlo in mano e farsi sorprendere da quello che accade nel buio delle sue pagine.🎥 Cupe divisioni
Ho visto le due stagioni di Severance (Scissione), serie tv congegnata con maestria da Dan Erickson. Ed è proprio nell’ingresso (dentro l’ascensore dell’azienda Lumon, dove lavorano) che i protagonisti cominciano a vedere meglio la loro storia, cioè quella di due vite (privata e lavorativa) che hanno scelto consapevolmente di scindere, accorgendosi poi che la vita è una costellazione complessa in continua comunicazione. Sta su Apple TV+.
Mi sa che è tutto, noi ci leggiamo alla prossima Linguetta!
Introduciamo le persone con chiarezza e curiosità, che in fondo basta usare il 💖, lo stesso cuore che sta qui sotto e che potete pigiare per dirmi se v’è piaciuta la puntata (come i pulsanti di commento e restack).
Per rendere tutto più intenso e personale, ecco la mia mail.
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Un libro
L’arcipelago delle isoleombra, che io ho scritto, Marianna Balducci ha illustrato, Sabìr ha fatto diventare vero nel 2024.
Cose che faccio
Seguo progetti di educazione alla lettura, leggo ad alta voce, faccio formazione su albi illustrati e comunicazione. Se ci sono maestrə, insegnanti, bibliotecarə, libraə, adulti curiosi che vogliono fare una di queste cose insieme a me, trovate tutto sul mio profilo Linktree.
Appena recuperato questo numero, bellissimo e denso di link preziosi!