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Trascrizione

Gli attrezzi di Linguetta: live da Controra

Linguetta #191 / Il mio faccione e la mia inflessione bresciana (che ogni tanto se ne esce) siamo state ospiti nel confortevole spazio di Stefania Pecere per raccontare un po' di cose su Linguetta.
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La diretta si può vedere schiacciando play nel video qui sopra, mentre qui sotto vi racconto qualche altra cosetta tecnica.

Intanto, grazie alle persone che lunedì sera sono state con noi un’oretta per entrare dentro i meccanismi di Linguetta, per raccontare com’è nata, da che bisogno, com’è cambiata nel tempo, come si formano le varie puntate nella mia testa e negli appunti che prendo, fino alla scrittura e alla riscrittura.

Gif in bianco e nero da "Tempi moderni", con Charlie Chaplin vestito con una salopette da operaio mentre si appoggia a una leva gigante con un passo da danzatore. Sullo fondo una gigante ruota dentata con dei meccanismi.
Diamo il via al congegno.

Parlare con

è stato un piacere, anche perché nel dirsi le cose a voce si capisce più profondamente quante e quali similarità di pensiero accomunino le persone, in questo caso Linguetta a .

La lingua è una collisione di affinità elettive.

Substack ha di buono che fin dall’inizio ha puntato sull’emergere di queste affinità, anche grazie al sistema di raccomandazioni interno.

Ecco perché mi piace ricordare gli altri posti che nel tempo hanno ospitato le mie parole, allargando sempre di più lo spazio di Linguetta:

Senza contare le menzioni in tante altre newsletter, e rapporti che dentro Substack si sono costruiti abitando i diversi luoghi di racconto che ciascunə ha creato attraverso la propria lente d’osservazione.

Ed è sempre nelle intersezioni che succedono le cose belle.

Gif dal cartone animato "Frozen" con il pupazzo di neve Olaf che, in una distesa bianca, si porta le mani sul viso e sorride stupito di qualcosa che vede davanti ai suoi occhi.
Oh, wow!

Linguetta dopo Linguetta

Oltre alla fase di suggestioni, appunti e stesura, ci sono tante cose che succedono dopo che ho finito di scrivere. Le aggiungo al racconto, che magari possono tornare utili a chi già scrive una newsletter o vuole iniziare a farlo, dentro e fuori Substack.

GIF

Dopo aver scritto, corretto e riletto il testo, cerco le GIF per ogni sezione della puntata. Ho scelto di aggiungerle per ricordarmi che l’Internet è anche e soprattutto un posto nato per farci sorridere, e mi aiuta a non prendermi troppo sul serio. Le uso come finestre per prendere il respiro, anche nelle puntate emotivamente più coinvolgenti, in modo che siano parte integrante della narrazione.

Consigli

Poi è il tempo di cercare i riferimenti per la parte finale dei consigli, composti da: rubrica poetica Inversi, un libro, un film/serie; a cui a volte possono aggiungersi un podcast o la puntata di un’altra newsletter. L’idea è di non travolgere con troppi suggerimenti chi legge/ascolta.

Immagine di copertina

Per l’immagine di copertina pesco dalla libreria gratuita di Unsplash, scegliendo una fotografia che richiami il tema, alludendo senza dire troppo.

Alt-text

Essere accessibili significa consentire a chiunque di avvicinarsi, ecco perché aggiungo sempre il testo alternativo a immagini e GIF che uso: utile alle persone cieche e ipovedenti che leggono con uno screen reader, ma anche in condizioni per cui il collegamento Internet va a singhiozzi e le immagini faticano a caricarsi.

Voice-over

Cioè la registrazione della mia voce che legge il testo. Ho iniziato a inserirla dalla puntata #76 pensando all’accessibilità per chi non può leggere, e dalla puntata #178 ho inserito anche uno sfondo musicale alle registrazioni, per rendere l’ascolto più pieno e piacevole.

Se riesco a chiudere la revisione scritta della puntata prima della domenica sera (cosa rara), allora carico già la registrazione – di solito però registro il lunedì mattina e poi aggiorno la puntata su Substack.

Mi registro dentro un armadio con lo smartphone, usando l’app Voice recorder, tagliando e montando l’audio con l’app Super Sound e aggiungendo il motivo musicale da pc con il programma Audacity. Ah, le due tracce che uso (una per le puntate di Linguetta e una per Scatoline) sono prese dalla libreria gratuita di Pixabay.

Progettando

Eccoci alla fine di una puntata con alcuni dettagli tecnici in più su Linguetta, che continuerà a trasformarsi. Che vorrebbe usare sempre di più anche la voce detta, che magari proverà a fare un podcast (ma prima deve studiare per bene), o anche un evento dal vivo, che pensa sempre a nuovi progetti ed è aperta alle collaborazioni. Che è fatta delle tante voci che la leggono e che intanto fa quello che le riesce meglio: ascoltare e appuntarsi le cose.

Intanto

Le prossime tre puntate di Linguetta (29 giugno, 6 luglio, 13 luglio) attraverseranno un albo illustrato, o meglio la trilogia senza parole di Aaron Becker: Viaggio, Scoperta, Ritorno.

L’ho scelta perché quando le puntate usciranno sarò in viaggio, in un posto lontano.

E vorrei provare a raccontare questo viaggio così:

  • una parte preparata prima di partire, che tiene dentro il racconto dell’albo illustrato, una breve riflessione linguistica, un gioco di parole che coinvolge i titoli di alcune newsletter a cui sono iscritto;

  • una brevissima parte finale estemporanea, che aggiungerò pochi minuti prima di inviare la puntata.

Sarà un modo di cogliere le cose imprevedibili del viaggio, mentre si compie il viaggio.

🖊️ Inversi

Oggi pochi versi dal romanzo per ragazzə (14+) Prendimi per mano di Olivier Adam (traduzione di Sara Saorin), perché anche se è una storia in prosa, lo percorre un ritmo poetico, nel racconto di Antoine e Chloé, che a capitoli alterni fanno sentire la propria voce, in quella strana sera d’inverno dentro una stanza d’ospedale. Siamo a pagina 25 ed è Antoine che parla:

So che alla fine, anche se ci sto male, la cosa più importante è averlo sentito quel fulmine che mi ha colpito dritto al cuore. La vita, le gioie, e i dolori non si misurano in giornate. Si misurano in intensità, come la luce e l’elettricità.

📚 Istruzioni surreali

Il consiglio è per l’albo illustrato Per fare il ritratto di un pesce scritto da Pascale Petit e illustrato da Maja Celija (traduzione di Rosa Chefiuta and Co), perché si mischiano il piano della parola di chi cerca di seguire delle istruzioni per disegnare un pesce e il piano dell’immagine di chi cerca di immaginare come fare a prendere un pesce. E queste due strade si incontrano nel surreale, che come diceva René Magritte “è la conoscenza immediata del reale”.

🎧 Un King alla volta

L’avevo intercettato quando uscì, poi nel diluvio di cose me ne scordai e l’ho ritrovato ora che è approdato anche in forma di newsletter qui su Substack come

.

Il titolo del podcast è lo stesso: Kinghiana, lo tengono

e Giulio D’Antona, e credo che il titolo dica già tutto.

Vi linko l’episodio sul romanzo che nel 2012 segnò per me l’ingresso nell’universo di Stephen King, cioè 22/11/63 (traduzione di Wu Ming 1):

Mi sa che è tutto, noi ci leggiamo alla prossima Linguetta!

Guardiamoci dentro e allarghiamo gli spazi di contatto, che in fondo basta usare il 💖, lo stesso cuore che sta qui sotto e che potete pigiare per dirmi se v’è piaciuta la puntata (come i pulsanti di commento e restack). E per rendere tutto più intenso, scrivetemi via mail.

Chi vuole, può sostenere Linguetta

Libri & Cose

Ho scritto L’arcipelago delle isoleombra, illustrato da Marianna Balducci e pubblicato da Sabìr nel 2024.

Leggo al alta voce, conduco laboratori e gruppi di lettura, faccio formazione su albi illustrati e comunicazione.

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